Il destino delle Attrezzature CARDIO - La Palestra

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Dossier

Il destino delle Attrezzature CARDIO

Qual è l’andamento del mercato dei macchinari in questo periodo di difficoltà economica? Come si comportano i gestori delle palestre con il rinnovamento delle loro sale pesi?

Il rinnovo delle attrezzature e la scelta di macchinari all’avanguardia rappresentano investimenti quasi obbligati per un centro fitness che voglia stare al passo coi tempi e cercare di attrarre sempre più clientela. Tuttavia, in un momento di recessione economica come quello attuale, molte realtà del settore si vedono costrette a limitare o a rimandare questo tipo di spese.  Le aziende produttrici di apparecchiature cardio, consapevoli delle difficoltà incontrate da molti operatori, propongono formule  di acquisto vantaggiose e cercano di andare incontro alle richieste dei gestori. Per comprendere le dinamiche del mercato e conoscere da vicino le sue peculiarità, abbiamo rivolto alcune domande ai rappresentanti di alcune aziende di punta del settore cardio.

Cosa chiede oggi il mercato del fitness/wellness alle attrezzature cardio? Quali sono le soluzioni e le tecnologie di maggior appeal per gli operatori del settore e, di conseguenza, per gli utenti finali?
Maurizio Cupaioli, titolare CARDIACA:
“Le attrezzature cardio costituiscono il principale biglietto da visita di ogni moderno Fintess Club. Dopo anni in cui le aziende hanno proposto attrezzature sempre più sofisticate e complesse, si vive un momento in cui cresce la richiesta di prodotti funzionali, semplici e intuitivi, a scapito di futili accessori (TV, Joystick, etc…) che hanno come unico merito quello di far lievitare inutilmente i costi”.

Tony Convento, Sales Manager Italia LIFE FITNESS:
“Un centro fitness è un luogo dove ognuno si deve sentire al meglio, e questo vuole dire allenarsi, stare bene, socializzare, essere connesso con il mondo. Oltre all’affidabilità e all’alto livello tecnico dei prodotti, bisogna offrire una tecnologia avanzata ed interattiva, come per esempio Discover di Life Fitness: uno schermo 19”, la connessione con smartphone/tablet, tv ed internet integrati, possibilità di personalizzare gli allenamenti e condividerli, integrazione di App, vivere nuove esperienze con percorsi virtuali che portano in Francia, negli Stati Uniti ecc.”.

Marco Bianchini, titolare RUNNER:
“Oggi il mercato del fitness è molto esigente ma allo stesso tempo sta particolarmente attento alla spesa. Si tratta di un binomio difficile da portare avanti, come in tutte le cose ci vuole il giusto compromesso tra tecnologia e prodotto efficiente, e non sempre questi aspetti vanno a braccetto considerando un prezzo competitivo notevolmente al ribasso”.

Vincenzo Nocito, amministratore unico FINLEASE:
“Il mercato del fitness richiede sempre più il fattore divertimento come componente chiave dell’allenamento.
È necessario pertanto che le attrezzature cardio diano quel qualcosa in più che renda piacevole e ‘veloce’ all’utente finale il proprio allenamento. Questo ha come applicazione nel campo delle attrezzature cardio l’arrivo
di nuove tecnologie che, da una parte, permettono di integrare apparati multimediali come Iphone Ipod, e dall’altra danno la possibilità di interfacciarsi e collegarsi in internet e condividere i propri risultati di allenamento o sfidare a distanza un amico, su un tracciato virtuale”.

In questo periodo di difficoltà economica generale, rinnovare le attrezzature diventa una spesa importante per i gestori. Avete riscontrato un effettivo calo nella domanda? Quali sono le realtà che, in base alla vostra esperienza, hanno deciso di rimandare l’investimento?
Maurizio Cupaioli, titolare CARDIACA:
“Premesso che il rinnovo di attrezzature con Cardiaca può essere effettuato a costi contenuti e decisamente convenienti, il titolare di ogni palestra deve necessariamente essere un accorto imprenditore. Investire nei momenti di recessione differenzia dai concorrenti, dona nuova vita alla palestra e la rende più ‘attraente’ per la vecchia e, soprattutto, nuova utenza. La clientela Cardiaca è in crescita perché offriamo un rapporto qualità/prezzo eccellente e il cliente non è soffocato da investimenti eccessivi. Le realtà che hanno deciso di rimandare i nuovi investimenti sono quelle che hanno acquistato a cifre elevate, definirei folli, in passato e le cui finanze risentono ancora di questi eccessivi esborsi”.

Tony Convento, Sales Manager Italia LIFE FITNESS:
“Il mercato si va delineando sempre di più, con fasce che vanno dal low cost al Premium club, passando per altre tipologie. La nostra azienda è in grado di rispondere a tutte le richieste con un’ampia gamma di materiale e di colori. Il calo della domanda non è legato ad una diminuita voglia e creatività da parte degli operatori e/o dei gestori ma più all’andamento negativo economico e creditizio del nostro paese”.

Marco Bianchini, titolare RUNNER:
“In questo periodo di difficoltà economica è normale nel fitness riscontrare un calo, anche se nel settore sono già un paio di anni che lo abbiamo avvertito. Per quanto riguarda i nostri clienti, sono aumentate le richieste di prodotti di seconda mano o usati, poiché è in atto una vera e propria guerra al prezzo”.

Vincenzo Nocito, amministratore unico FINLEASE:
“Sicuramente in un periodo di difficoltà e crisi internazionale come quello che stiamo vivendo, anche il mercato del fitness ne risente e gli operatori del settore tendono a rimandare possibili rinnovi di attrezzature e, in tale contesto, sono le realtà più piccole a soffrire maggiormente, quelle che in tempi passati non sono state al passo con l’innovazione (che è sempre necessaria), oggi soffrono di più il distacco da realtà più grosse e rischiano di essere schiacciate dalla concorrenza. Per quanto ci riguarda, un effettivo calo della domanda non vi è stato, dal momento che lavoriamo con centri di tutte le dimensioni e soprattutto con grandi catene di centri fitness, in fase di forte espansione, che hanno dato vita a numerosi nuovi club negli ultimi due anni”.

Come cercate di andare incontro alle difficoltà attuali del mercato? Quali azioni concrete state portando avanti?
Maurizio Cupaioli, titolare CARDIACA:
“Cardiaca si impegna costantemente per offrire la migliore qualità a prezzi contenuti, tra i più bassi nel mercato delle attrezzature professionali. Offre inoltre costante consulenza economico finanziaria ai suoi clienti per calibrare al meglio ogni investimento”.

Tony Convento, Sales Manager Italia LIFE FITNESS:
“Innoviamo sempre con nuovi concetti come il Synrgy360, oggi disponibile in varie metrature e vari budgets; con nuove tecnologie d’avanguardia come il già citato Discover; con attrezzature di alto livello tecnico come HD Elite. In poche parole, l’azienda leader al mondo mette la sua esperienza da oltre 40 anni e la sua vasta gamma di prodotti (più di 300) al servizio del mercato. Aiutiamo anche gli operatori a tenere alta la retention attraverso per esempio LFconnect, ove l’utente e/o il suo trainer può prestabilire i suoi allenamenti anche da remoto”.

Marco Bianchini, titolare RUNNER:
“Da parte nostra abbiamo cercato negli ultimi anni di spingere e promuovere prodotti efficienti, facili all’utilizzo, robusti e dal prezzo interessante, considerando che sono totalmente made in Italy. Siamo certi che il tempo ci darà ragione. Cerchiamo di lavorare al meglio per ottenere un prodotto che risulti un ottimo acquisto per il cliente finale e che duri nel tempo”.

Vincenzo Nocito, amministratore unico FINLEASE:
“Portiamo avanti un’azione importantissima: diamo la possibilità agli operatori del mercato di acquistare le attrezzature, addirittura grandi parchi macchine, senza necessità di finanziamenti o leasing bancari, ma effettuando dei comodi pagamenti rateali costruiti ‘su misura’ direttamente con noi in maniera diretta. Questo dà la possibilità a qualsiasi club di cambiare le proprie attrezzature, senza aver necessità di liquidità, ma pagando le rate sostanzialmente con il proprio lavoro generato dall’innovazione e dall’appeal creato da un cambio di parco macchine. Inoltre supervalutiamo e ritiriamo le attrezzature che non sono più utilizzate”.

Intervista a cura di Francesca Volino

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