Le tante facce del PILATES - La Palestra

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Dossier

Le tante facce del PILATES

Com’è cambiato il Pilates rispetto al passato?  Qual è il riscontro attuale del mercato? E come sono strutturati i corsi di formazione delle varie scuole presenti in Italia?  Lo abbiamo chiesto a sette esperti della disciplina

Il Pilates continua a richiamare interesse e partecipazione nel nostro Paese, ma in maniera meno invadente e clamorosa rispetto agli anni del grande boom. Per farci spiegare il cambiamento in corso e le linee guida seguite dalle varie scuole di formazione, abbiamo posto ai maggiori trainer in circolazione due domande.

1) Qualche anno fa c’è stato il boom del Pilates, con la proposta di innumerevoli corsi, insegnanti, scuole ecc. Com’è cambiato oggi il mercato della disciplina e come giudica il suo andamento?

Anna Maria Cova – CovaTech – Studio Pilates “Rispetto a vent’anni fa il mercato del Pilates si è diversificato: Pilates per palestre, Pilates per fisioterapia, Pilates per la piscina. In palestra, essendo la necessità quella di divertire e seguire più persone, l’inserimento di piccoli attrezzi nelle lezioni le rende più varie e interessanti. Per i fisioterapisti il Pilates rappresenta con i suoi principi ed esercizi un solido sostegno alla riabilitazione, e attraverso lo sviluppo di protocolli specifici per le patologie migliora il recupero del paziente. Attualmente uno dei mercati in maggior espansione è quello della salute e del benessere e il Pilates, con la sua versatilità e il suo potenziale, si colloca tra le discipline che godono di buona salute”.

Anna Maria Vitali – ASD Fisicamente “Gli ultimi dieci anni hanno visto una costante crescita della diffusione e dell’apprezzamento del metodo Pilates. Sarebbe opportuno precisare che si è trattato piuttosto di una riscoperta di una disciplina negli Stati Uniti e di una vera e propria scoperta in Italia. Nel nostro Paese il metodo è stato proposto spesso in una forma riduttiva, ovvero come corpo libero, anche in ambienti di fitness. A mio giudizio questo è stato inizialmente un volano, in quanto ha consentito a tutti e non solo ad una élite di VIP di provarlo, ma al tempo stesso ne ha parzialmente pregiudicato la vera pratica e conoscenza, che corrisponde all’ambiente dello ‘Studio Pilates’, dove ci si avvale dell’utilizzo dei macchinari specifici. Oggi la crisi del fitness può limitare un’ulteriore crescita di questo aspetto, ma sono convinta che ora stia iniziando la vera diffusione del metodo Pilates. Questa necessita però di un ambiente più specializzato e deve essere affiancata da una formazione professionale molto qualificata che non può essere evidentemente la stessa dell’ambiente fitness, dove l’istruttore non è completamente dedicato e inserisce l’insegnamento saltuario di una lezione di mat, spesso sovraffollata peraltro, in un programma di allenamento improntato sul fitness tradizionale”.

Claudia Fink – Pilates Italia – Stott Pilates “Il Boom c’è stato almeno una decina di anni fa; quello che succede adesso è l’arrembaggio ad un metodo che ha funzionato, e che tutti vogliono proporre con soluzioni veloci e a buon mercato. Purtroppo molti addetti ai lavori imparano qualche esercizio velocemente da riproporre così com’è al cliente finale, senza riflettere sulla tipologia di persona che si ha di fronte, e se effettivamente quell’esercizio è adeguato. Molti esercizi di Pilates non sono indicati per chi ha varie patologie e/o disfunzioni. Allo stesso tempo, ad atleti infortunati spesso non vengono suggeriti alcuni esercizi di Pilates che potrebbero velocizzare il loro recupero e il ritorno alla competizione. Il problema principale è la mancanza di conoscenza del corpo umano e di come funziona. Inoltre ci sono centinaia di persone che comprano libri e dvd e fanno il ‘fai da te’ del Pilates, anziché una formazione profonda e seria. I titolari di palestre rimangono sbalorditi quando mi chiedono quante ore durano le nostre formazioni base (40 o 50 ore), mentre per me sono addirittura troppo poche”.

Maximilian Stohr – Fletcher Pilates Faculty “Da quando il termine Pilates è diventato una parola generica, e chiunque lo può utilizzare per descrivere ciò che fa, il mercato è stato inondato di classi di Pilates, combinazioni e versioni annacquate di ogni tipo. Molte persone vogliono fare Pilates nelle loro palestre a prezzi bassi. Sono comparsi insegnanti di ogni tipo certificati attraverso ‘formazioni’ in weekend e/o online. Il risultato non combacia con i requisiti che il Pilates richiede: studio, pratica ed insegnamento corretto ed efficiente. Se insegnato da chi è competente e ben eseguito è una delle forme di condizionamento fisico più efficaci”.

Jolita Trahan – Studio Touch Pilates – Pilates International Network “Forse il cambiamento più evidente è un pubblico più informato, sia per quanto riguarda gli istruttori che cercano una scuola di formazione, sia per quanto riguarda l’utente che cerca un vero istruttore di Pilates. Per quanto riguarda gli istruttori, vorrei sperare che siano diventati più esigenti e che non si accontentino più dei corsi brevi e dei contenuti di scarsa profondità. La tecnica Pilates offre agli istruttori degli strumenti preziosi per fare un lavoro altamente qualitativo sul corpo umano. La tecnica può essere applicata sia per un lavoro di riallineamento della postura che di rafforzamento della muscolatura profonda (la nostra famosa “power house”). In ciascuna applicazione otteniamo risultati che possono migliorare la qualità della vita. Per questo motivo i clienti si rendono conto che Pilates non è solo una moda, ma un modo intelligente di allenarsi”.

Marco Graci – PeakPilates® “Negli ultimi anni si è verificato un ampliamento della proposta formativa inerente lo studio di questa disciplina, promuovendone non solo la diffusione, ma aprendo le porte di una vera e propria professione. Molte sono le scuole classiche in Italia che, pur conservando il proprio quartier generale negli Stati Uniti, hanno fatto sì che il Pilates conoscesse un’affermazione sul mercato e venissero raggiunti standard qualitativi decisamente più alti. Oltre agli attrezzi piccoli e tradizionali comunemente più diffusi (il Reformer, il tappetino con le palle, palline ed elastici) la Chair ed il Cadillac sono divenuti sempre più popolari riscontrando un notevole successo, grazie all’ampliamento in termini di offerta di programmi di allenamento”.

Serafino Ambrosio – Polestar Pilates “Avendo iniziato a studiare il Pilates dal 1989 in Australia e poi continuando con i più grandi maestri del mondo, ho avuto l’onore di scoprire il loro modo di insegnare, cambiare, modificare e ‘reinventare’ la tecnica. Il Pilates oggi è Orgoglioso del Passato ma Entusiasta del Futuro!’ Il Pilates all’inizio nacque come allenamento fisco con J. e C. Pilates, poi tramite la scuola Polestar negli anni 2000 si trasformò in una tecnica scientifica fondendo i principi della biomeccanica e della riabilitazione. Nel 2013 Polestar sta andando oltre l’anatomia funzionale verso l’anatomia emozionale utilizzando la Medicina Energetica, il Ruolo della Fascia e la Chinesiologia. Il Programma Accademico Formativo della scuola Polestar ha una base scientifica sviluppata, rispetta il lavoro originale di Joe e Clara Pilates, dando importanza anche ad altri elementi di Feldenkrais, PNL, Ideokinesis, Motor Control e BioEnergica”.

2) Qual è l’offerta formativa della vostra scuola e in cosa si differenzia rispetto alla concorrenza?

Anna Maria Cova “La CovaTech Pilates School è inserita nel PMA Register of Schools, albo professionale delle migliori scuole nel mondo. Offre una formazione completa per tutto il programma Pilates e l’iter formativo è riconosciuto dalla Pilates Method Alliance, associazione internazionale che regola gli standard qualitativi degli insegnanti. Non posso definire concorrenti colleghi che, come me, perseguono il meglio della didattica, informazione ed aggiornamento: penso che tra le scuole ci sia una stimolante competizione volta a offrire il meglio. Piuttosto ci distinguiamo dalle altre discipline perseguendo i nostri principi cardine ‘consapevolezza, respirazione, controllo, baricentro, fluidità, pensando all’innovazione senza dimenticare bio meccanica e fisiologia del corpo umano. Solidi principi, risultati duraturi”.

Anna Maria Vitali “Come Scuola di formazione cerchiamo di differenziare la nostra offerta in moduli di livello diversi, sempre nella logica
di creare una figura professionale molto qualificata ma flessibile. Questa nostra proposta continua a riscuotere successo. Riceviamo ancora infatti moltissime richieste da parte di strutture specializzate di istruttori provenienti dalla nostra Scuola e constatiamo spesso con piacere che
i nostri allievi trovano immediatamente una collocazione lavorativa professionale, o che incrementano il numero dei loro clienti. Credo pertanto che la crisi abbia premiato la nostra scelta di qualità”.

Claudia Fink “La nostra scuola prevede corsi di diversa intensità, durata e tipologia, dai moduli base a quelli avanzati, da quelli dedicati al fitness a quelli rehab. Il nostro metodo spiega il cosa, il perché e il come. Significa che tutto ciò che insegniamo ha una motivazione di base, diciamo cos’è nel dettaglio, spieghiamo perché lo facciamo e come lo facciamo. Il metodo è l’approccio contemporaneo al metodo originale, rispettando le leggi biomeccaniche di oggi che sono sempre in continua evoluzione. Molti nostri concorrenti utilizzano invece il Metodo del Signor Pilates alla lettera. Sono sicura che Joseph Pilates stesso oggi avrebbe modificato del tutto il suo metodo, perché era all’avanguardia. Inoltre molti insegnanti si vantano di essere ex ballerini o di venire dalla danza. Trovo che sia un errore far credere di essere superiori perché si ha danzato. In realtà persone polivalenti, con esperienza atletica in vari settori, con passati infortuni, con lavoro sodo sul proprio corpo e con conoscenze profonde di fisiologia, anatomia e biomeccanica, sapranno dare uno stimolo in più alle persone con cui lavorano”.

Cinzia Galletto – Fletcher Pilates Faculty “Il Programma di studi Fletcher Pilates eredita direttamente dalla fonte di Joseph Pilates. Ron Fletcher studiò con Joseph e Clara Pilates dal 1948 al 1967 ed introdusse il metodo a Los Angeles e lungo la costa ovest degli Usa. La sua scuola si è sviluppata nel corso di due decadi e formata ufficialmente nel 2003. Il Programma di studio include TUTTO il repertorio classico assieme
a varie innovazioni Fletcher come il Fletcher Towelwork®, Fletcher Floorwork® e Fletcher Barrework™. È il programma più completo e lungo esistente sul mercato”.

Jolita Trahan “La scuola di Pilates International Network segue le normative di studio determinate dal Pilates Method Alliance, e la scuola è elencata sul loro registro di scuole. Per soddisfare le loro normative, offriamo un diploma completo (comprensivo di 450 ore di studio) che include il percorso matwork, il percorso sui grandi attrezzi, e vari monotematici. Il nostro punto di forza è la didattica. Cerchiamo di dare ai partecipanti un metodo per poter trasmettere in maniera chiara
e specifica le sensazioni profonde, quindi controllo e qualità del movimento, che permetterà ai clienti di interiorizzare i benefici della tecnica”.

Marco Graci “PeakPilates® propone innovativi programmi di allenamento in gruppo senza mai scostarsi dagli insegnamenti della scuola classica così da consentire una corretta diffusione della disciplina e riuscendo ad incontrare le esigenze di un pubblico eterogeneo”.

Serafino Ambrosio “Polestar Pilates, presente in Italia dal 1998, membro del PMA dal 2001, garantisce sviluppi professionali in tutto il mondo.
I corsi di Polestar di Matwork, Reformer e Studio nell’ambito post-riabilitazione e riabilitazione oltre ad insegnare gli esercizi originali trasmettono un vero e proprio metodo di allenamento che si differenzia a seconda delle esigenze, degli obiettivi e delle problematiche del cliente, privilegiando la disciplina nella sua totalità e non il singolo esercizio sulla singola macchina. Il cliente viene valutato tramite un Postural Test, unico della scuola Polestar, obbligatorio come requisito per le Scuole di Pilates riconosciute dal PMA”.

Intervista a cura della Redazione

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