Portare i bambini in palestra conviene

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Dossier

Bambini in palestra: perché portarli

Il target dei bambini è uno dei più propizi per il settore, che attira inevitabilmente in palestra anche le mamme e i papà “accompagnatori”. Ecco come pensare a un’offerta mirata ai più giovani da far partire il prima possibile, a inizio settembre, con il rientro a scuola dei ragazzi.

Com’è noto, luglio, agosto e settembre sono i mesi più difficili dell’anno per una palestra, in cui solamente uno zoccolo duro di fedelissimi continua a varcare con costanza la soglia del club e non rinuncia alla sua sessione di allenamento. La maggior parte dei frequentatori stacca, se ne va in vacanza o si prende una lunga pausa che, quando va bene, durerà fino all’avvio della stagione autunnale. Come sfruttare al meglio queste settimane in cui il ritmo del lavoro cala sensibilmente e usare il tempo
a disposizione in maniera produttiva? Sicuramente occupandosi della pianificazione per il prossimo anno, personalizzando la propria offerta e scegliendo le attività e le strategie da mettere in atto subito a partire dai primi giorni di settembre.

Bambini in palestra: un business redditizio

Il target dei bambini è uno dei più propizi per il settore, che attira inevitabilmente in palestra anche le mamme e i papà “accompagnatori”. Come confermano tutte le più recenti indagini condotte sulla popolazione junior, fra i paesi europei, l’Italia detiene il triste primato di contare il maggior numero di bambini obesi e in sovrappeso. Alimentazione corretta e stile di vita attivo sono le due leve sulle quali è necessario agire per contrastare questa drammatica tendenza e, visto che a scuola le ore di educazione fisica sono sempre più ridotte all’osso, e che le occupazioni abituali dei bambini moderni sono tablet e affini, la palestra diventa uno dei pochi luoghi deputati al movimento e all’esercizio.

Avete già in calendario a partire da settembre una serie di attività pensate per i più giovani? Negli ultimi anni, oltre ai classici corsi di danza, arti marziali, nuoto e ginnastica, sono stati ideati dei programmi di motricità divertenti che abbracciano una fascia d’età ampia e sono in grado di garantire quell’armonia dei movimenti e quello sviluppo fisico globale che un tempo i bambini acquisivano involontariamente grazie ai vecchi giochi di cortile.
E mentre i figli si allenano e giocano, i genitori possono a loro volta trascorrere del tempo piacevole nella vostra palestra…

Virgin: un esempio da seguire

Particolarmente attente al target dei più giovani sono le palestre del famoso circuito Virgin, che dedicano ai figli dei soci, dai 12 mesi ai 12 anni, degli ambienti specifici e delle attività ad hoc dove crescere, socializzare, esprimere creatività seguiti da professionisti qualificati e competenti. L’intento è quello di trasmettere i valori e l’importanza dell’attività fisica fin da piccoli, e in più c’è la comodità, per gli adulti, di potersi allenare in tranquillità, sapendo che anche i figli si trovano nella stessa struttura impegnati in attività fisiche divertenti. www.virginactive.it/junior

virgin junior

La palestra come alternativa alla sedentarietà dei bambini

Le palestre devono attrezzarsi per proporre esercizio fisico ai bambini di qualità, che “spinga” i piccoli a correre, arrampicarsi, saltare su un piede solo, fare una capriola, azioni fondamentali per uno sviluppo fisico globale, che sia offerto da professionisti rigorosi e preparati e che, oltre a “far stare bene”, sia anche divertente, appassionante, momento di socializzazione. Perché i giovani utenti sono anche i più esigenti e bisogna scongiurare il rischio che dopo un’iniziale fase di euforia si stanchino e tornino all’amato tablet.

bambini in palestra sicura e a norma – La raccomandazione del Pediatra

“Tutte le strutture dove i bambini fanno attività fisica dovrebbero rispettare dei requisiti di sicurezza”, rileva Sandro Cantoni, pediatra operativo in Svizzera, a cui abbiamo chiesto quali sono i parametri più importanti che una palestra deve garantire:

Sandro Cantoni
Il Pediatra Sandro Cantoni
  • Deve essere sempre assicurata la supervisione di adulti competenti.
  • Durante l’attività sportiva deve essere permesso l’ingresso solo ai genitori o adulti responsabili del bambino.
  • La struttura deve avere degli impianti e sistemi di sicurezza a norma, compresi i sistemi anti incendio.
  • Gli attrezzi disponibili devono essere a norma e in perfetto stato, per ridurre al minimo il rischio di incidenti.
  • I servizi igienici devono essere presenti, adeguati e puliti ogni giorno.
  • Vi deve essere un kit di pronto soccorso.
  • Le finestre devono essere provviste di sistemi di sicurezza che impediscano l’uscita accidentale.
  • Ci deve essere un piano di evacuazione in caso di emergenza.
  • I distributori automatici non dovrebbero contenere cibi o bevande di scarsa qualità.

Bambini in palestra: alcune proposte

Quali lezioni di fitness inserire nel palinsesto del vostro centro sportivo per attirare quanti più bambini possibile? Fra le numerose proposte, ne segnaliamo alcune a mo’ di esempio che ci sono sembrate particolarmente valide.

Progetto Bagunça Kids Education, ideato dal trainer Edgard Serra, che si identifica per la sua elevata valenza educativa, punta alla promozione della salute attraverso il gioco motorio in movimento, e ha come presupposto fondamentale la centralità dei bambini e delle bambine.
Il programma prevede sei proposte differenti per età di destinazione e obiettivi, dal Bagunça Fitness For Kids (6-12 anni), in cui la parola d’ordine è il divertimento, al Bagunça Jumping For Kids (5-12 anni), in cui si salta su trampolini elastici per mettere in funzione tutti i meccanismi propriocettivi, dal Bagunça Boot Camp Kids (8-12 anni), che prevede giochi e percorsi a 

bagunka

ostacoli in stile militare, al Bagunça Psicomotricità Funzionale (3-5 anni), per bambini più piccoli in cui si educa al movimento attraverso il gioco; dal Bagunça Special Kids, attività inclusiva per eccellenza dove la disabilità non viene vista come un limite ma come una risorsa, al Bagunça Family Fun, in cui vengono coinvolti nell’attività fisica anche mamma e papà. www.italianfitnessschool.it 

Conquistare anche i genitori

LUCA dutto
Luca Dutto

“Il divertimento è la base di tutto, ovvero allenare i bambini sempre facendoli divertire, anche se al giorno d’oggi non è più sufficiente, ed è per questo che organizziamo convegni per le famiglie, forniamo contenuti e informazioni ai bambini stessi e ai loro genitori sull’importanza di uno stile di vita attivo, sull’alimentazione corretta, in modo da conquistare i genitori, coinvolgerli e far sì che non siano loro la prima causa di abbandono quando magari i loro figli perdono un po’ di motivazione, come è solito succedere. In secondo luogo diamo degli obbiettivi stimolanti per i ragazzi in modo da motivarli con gratificazioni progressive e infine organizziamo eventi ed iniziative extra per fare aggregazione oltre alle lezioni previste dal nostro programma di allenamento” (Luca Dutto, da 20 anni nel mondo del fitness, laureato in Scienze motorie, ideatore del sistema di fitness ECross)

Una promozione a tappeto!

Una volta scelte le attività da indirizzare al target dei kids, dovete cominciare a promuoverle e a farle conoscere, il prima possibile. Oltre ai classici volantini informativi da distribuire a tappeto nelle scuole, nei negozi di giocattoli, nelle farmacie, negli studi pediatrici e in altri luoghi frequentati da famiglie con bambini, fate arrivare le vostre proposte alle aziende e agli uffici più rilevanti della vostra zona: prendete appuntamento con i responsabili del personale e presentate la vostra offerta, dedicando “pacchetti speciali” ai figli dei dipendenti e sconti e agevolazioni per i genitori.

Proponete soluzioni allettanti e convenienti, e non mancate di far sapere che la vostra palestra è un ambiente piacevole e accogliente da frequentare anche nei momenti di attesa: quando i bambini si allenano, gli adulti potranno sfogliare una bella rivista, rilassarsi ascoltando della buona musica, leggere notizie sui tablet messi a disposizione, sorseggiare una gustosa bevanda che non mette a repentaglio la salute. Oppure sfruttare quel tempo per seguire a loro volta una lezione che si conclude poco prima di quella dei figli, fare un po’ di cyclette, una sauna, un massaggio… Insomma, pensate a tutto ciò che la vostra palestra è in grado di offrire non solo ai piccoli di casa, ma anche alle mamme e papà.

Non solo calcio!

“È importante che il bambino, in età scolare, non si focalizzi su un’unica attività sportiva, ad esempio il calcio e basta. Il bambino dovrebbe praticare diversi tipi di attività, variando il tipo di movimento che fa tutti i giorni, per costruire una solida base di capacità fisiche come forza, agilità, resistenza, equilibrio, ecc., che non si possono sviluppare se si pratica un’unica disciplina sportiva. Inoltre, l’importanza non deve essere attribuita alla vittoria, ma alla partecipazione, amicizia e divertimento. L’attività fisica è cruciale per la salute fisica e psicologica del bambino, sia attuale, che futura.

A tutte le età. L’esercizio rinforza il sistema cardiovascolare, riduce il rischio di ipertensione e ipercolesterolemia, migliora la densità delle ossa, la forza muscolare e la resistenza allo sforzo. I muscoli più forti proteggono meglio le articolazioni e si riduce il rischio di incidenti.  Uno degli aspetti più importanti per la salute del bambino è un adeguato peso corporeo. E l’esercizio regolare è il metodo migliore per mantenerlo, o ridurlo se eccessivo.

Altro aspetto importante: il movimento riduce lo stress con minori sintomi psicosomatici tipo mal di testa, stanchezza, mal di stomaco, rispetto ai sedentari. Inoltre i bambini attivi tendono ad avere una maggiore autostima, e minori problemi di ansia e depressione, anche perché l’attività fisica e sportiva aiuta la socializzazione. Per la salute mentale del bambino è fondamentale non restare isolato, ma stare con i coetanei.” (Sandro Cantoni, pediatra a La Chaux-de-Fonds, Svizzera).

L’alimentazione del bambino sportivo – Il parere del nutrizionista

iader fabbri
Iader Fabbri

“L’alimentazione del bambino deve essere ben gestita dai genitori, che devono fare in modo di garantire al proprio figlio un’alimentazione più possibile varia e ricca di nutrienti essenziali per la sua crescita. Quindi privilegiare frutta e verdura da 3 a 5 volte al giorno, presenti in tutti i pasti principali. Molto importante, sia nella vita di tutti i giorni che nell’attività sportiva, è mantenere la glicemia stabile nei pasti. E questo si può ottenere bilanciando carboidrati ad alto indice glicemico, come la pasta e i cereali, oppure gelati, dolci o patate, con una fonte proteica presente in quel pasto. A un bambino sportivo può essere consigliato l’uso quotidiano di carboidrati ad alto indice glicemico, ma sarà importante l’abbinamento proteico, inserendo nel pasto carne, pesce, uova, soia, o altre fonti proteiche” (Iader Fabbri, preparatore atletico e consulente nutrizionale).

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