Se fosse “colpa nostra”? Un netto incremento, assoluto e tendenziale!

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Se fosse “colpa nostra”? Un netto incremento, assoluto e tendenziale!

Parafrasando Seneca: “Semel in anno licet insanire…” traggo un pudico: «anche noi, ogni tanto, proviamo a dare i numeri”. Questa volta abbiamo deciso di farlo a conferma di una tesi che insieme alla redazione de La Palestra – che ci ospita da almeno due anni – propiniamo da sempre ed è stata, per chi scrive, il focus della propria attività imprenditoriale.

Analizzando i dati raccolti negli ultimi tre anni, intervistando e visitando un campione (crediamo rappresentativo) di oltre 1800 Fitness Club, abbiamo pensato di mettere alcune di queste informazioni a disposizione dei numerosi operatori che ci seguono.

Tabella FullSport

Sappiamo di non dire nulla di straordinario; anche se alcuni elementi emersi hanno rappresentato una bella conferma, al punto da chiederci, con tutta umiltà e un pizzico di sano compiacimento: «sarà stato anche l’effetto di quanto abbiamo diffuso, inferito, promosso in questi anni?». Ci piace annotare che siamo stati aiutati da molti attori – che ringraziamo pubblicamente – ad iniziare dalla rivista che ci ospita; i collaboratori che, oltre al proprio lavoro, si sono fatti carico di riportare sistematicamente elementi utili alla nostra ricerca; i nostri clienti e lettori, che con differenti approcci, ci hanno fornito informazioni, qualche volta con un po’ di riluttanza, e in molti altri casi con grande considerazione per il nostro impegno.

Due riflessioni s’impongono, ma prima vediamo i numeri. In questi ultimi tre anni abbiamo interagito con Panel di Fitness Club – distribuiti sul territorio del centro nord; abbiamo esaminato e riportato le informazioni raccolte in 1867 “palestre” (medie, medio grandi e Centri sportivi con area fitness e/o zone per allenamento atletico).

Il quadro è rappresentativo di una tendenza confortante per chi scrive (Fullsport) e per l’intero comparto tecnico. Sono emersi diversi contesti. Oltre ai nostri clienti – consolidati e nuovi – molti ci hanno fotografato una realtà dinamica e concorrenziale, in cui i servizi di assistenza tecnica e manutenzione programmata sono svolti – con crescente prevalenza – dalle aziende fornitrici delle attrezzature (un brand nazionale su tutti…!); scelta ormai strategica, anche se spesso vissuta come vincolo cui non tutti si sono dichiarati disponibili a 360°. Con oggettive, riscontrate, difficoltà di risposta tempestiva, per eccesso di richieste.

La nascita di attività di assistenza tecnica svolte da altre entità è sicuramente anche frutto di queste dinamiche, cui si somma una crescente domanda, anche di interventi più “semplici”, alla quale risulta difficoltoso far fronte. Per cui si registrano numerose presenze di vario genere: ex tecnici (dei marchi più noti), che si sono “messi in proprio”; altri che si sono inventati una professione, magari partendo dagli elettrodomestici; altri ancora che hanno ampliato la propria attività passando dall’home fitness al professionale (o viceversa).

I due dati principali registrano un aumento dei Centri che adottano contratti di manutenzione programmata (911 su 1867, circa il 50%) e un incremento rilevante nell’ultimo anno (2017). Il ricorso crescente ai servizi manutentivi non è necessariamente riconducibile a un rallentamento negli acquisti del nuovo, o al ricorso all’usato (più o meno garantito), sempre meno realmente d’occasione! Di certo entra in gioco, anche per i servizi tecnici, la sistematica ricerca del “prezzo migliore” a cui contribuiscono differenti fattori: oltre alle competenze tecniche, da non sottovalutare, entrano in gioco i tempi d’intervento e sempre più la reperibilità di alcuni ricambi, molti dei quali gelosamente gestiti dai marchi produttori.
In sintesi sono sempre di più le realtà che inseriscono la manutenzione degli attrezzi tra le scelte rilevanti per i propri Centri e questo può solo farci un grande piacere! Con l’auspicio che si superino certe rigidità, a tutto vantaggio degli operatori del fitness, della sicurezza e funzionalità delle attrezzature e della qualità dei servizi erogati, anche all’utente finale

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